AHS Freak Show

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Oggi si parlerà di un telefilm che sta spopolando tra i più: American Horror Story, ideato da Ryan Murphy e Brad Falchuk. Diversamente da quanto si può pensare dal titolo, non è sul genere “horror” ma più sul genere “suspance”, “thriller”(?).
Originalità di questo telefilm è che a ogni stagione, bensì alcuni attori restino gli stessi, cambiano completamente le storie e i ruoli che ricoprono – io direi che un’esultanza per questa brillante idea ci vuole. Ebbene sì, perché diciamoci la verità, i telefilm dove si arriva alla quinta o anche decima stagione e si parla sempre della stessa storia girata come una frittata bruciata stancano. E sta proprio in questo la bravura degli ideatori! Creare qualcosa di nuovo che faccia appassionare sempre il pubblico. Come puoi stancarti di storie nuove (intendo completamente!) dove però gli attori sono i tuoi preferiti? Certo, ogni tanto cambiano il cast, ma quelli che realmente contano vengono sempre scritturati.
Prima però di recensire la quarta stagione – iniziata da solo due settimane – vorrei fare un tuffo nel passato parlando delle prime tre: AHS Murder House, AHS Asylum e AHS Coven. Non starò qui a recensire passo per passo episodi vecchi, già spoilerati e recensiti, dirò semplicemente che Murder House è stata la prima stagione e si è visto perché è di qualità inferiore rispetto alle altre (benché non manchino i colpi di scena), Asylum è tra quelle più riuscite (a parer mio la migliore finora) e Coven nonostante sembrasse noiosa si riprende dopo pochi episodi. Come sarà quindi la quarta?

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American Horror Story Freak Show inizia col botto (segno che sarà una delle stagioni più memorabili). Fin da subito siamo nel vivo del telefilm.
Ambientato a Jupiter in Florida nel 1952, le protagoniste della stagione sono le sorelle siamesi Bette e Dot Tattler, interpretate da una splendida Sarah Paulson (che per me resterà sempre LanaBanana), dove raccontano la propria storia di “mostri” attraverso un diario, che scrivono di volta in volta. Perché è di questo che parla AHSFreakShow, di “mostri”, ovvero di tutti coloro che per un motivo o per un altro si ritrovano a lavorare in un circo dove ognuno è l’attrazione principale per la propria stramberia fisica: abbiamo Jimmy Darling (per me sarà sempre Tate) che si ritrova con delle mani particolari, Ethel Darling la donna barbuta nonché madre dell’affascinante Jimmy, non vi manca la reale donna più piccola del mondo (tale Jyoti Amge) ed ovviamente l’interpretazione di Jessica Lange nel ruolo di Elsa Mars (per me lei rimarrà sempre Fiona) che seppur sembra normale in realtà le mancano delle gambe sostituite da protesi. A mettere la ciliegina sulla torta in questo cast da primo episodio c’è Twisty, il clown assassino che aggiunge quel tocco “horror” alla stagione – ma che non fa così tanta paura alla sua prima “vittima” che invece gli va’ incontro come se fosse un clown normale.

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Altri personaggi verranno poi fuori con l’evolversi della storia…
Troveremo infatti nel secondo episodio l’uomo forzuto – nonché ex marito di Ethel e padre di Jimmy che è all’oscuro di tutto – e sua moglie Desiree (già conosciuta nella stagione precedente come Marie Laveau), ma anche Dandy e madre che, pur essendo persone normali che vivono al di fuori del circo, hanno le loro stramberie – lui beve cognac da un biberon di vetro (un eterno Peter Pan? Io direi più un mammone) e lei con i suoi modi pacati tende a giustificare tutto facendosi in quattro per rendere felice un figlio già viziato, arrivando addirittura ad assolvere il clown Twisty (nessuno si accorge che non è normale?) per farlo “giocare”/divertire.
Entrando più nel particolare del primo episodio, e commentando personalmente ciò che accade, mi viene prima di tutto da chiedermi se negli anni ’50 esistevano i film di genere “horror” perché non capisco come un clown con metà faccia tagliata, panni luridi e un sorriso tutt’altro che dolce non metta in allerta una giovane fidanzatina (sua “prima vittima”) che invece gli sorride come un ebete e resta a guardare il suo show, a cui poi prenderà presto parte il malcapitato fidanzato (che sembra invece avere più sale in zucca, ma che non gli permetterà comunque di salvarsi). Insomma, Hitchcock non vi ha insegnato nulla? Eppure sembrava che all’epoca tutti fossero facilmente impressionabili!

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Dimenticavo di dire che per ora il clown non fa parte dell’equipe circense, ma ne resta fuori seppur è lì, dietro agli alberi, a guardare. Magari un giorno deciderà di unirsi? Altro punto lo vorrei mettere sull’esibizione di Elsa Mars (proprietaria del circo) che ci intrattiene con la canzone “Life on Mars” di David Bowie – peccato che in realtà, anche se lei pensa e vive come se fosse una star, l’esibizione sarà tutt’altra che straordinaria (in realtà dovremmo invece fare un applauso a Jessica Lange). Nota dell’episodio è che diversamente da tutti gli altri dura un po’ di più, per un totale di 64 minuti, ma fidatevi la cosa non vi peserà. Per quanto invece riguarda il secondo episodio anche in questo caso vi è bisogno di un applauso per l’esibizione canora di Dot, che non è stonata come la sorella Bette, di cui suscita l’invidia insieme a quella di Elsa. Poniamo però anche l’attenzione su Dandy che è più pazzo di quel che sembra. Non mi sorprenderebbe, infatti, venire a sapere che è lui il clown – ovviamente non è così. Ma non vi affliggete, in compenso diventano migliori amici! Insomma, una stagione piena di colpi di scena fin dalle prime puntate. Non ci resta ora che aspettare e vedere. Vi ricordo che il secondo episodio è già disponibile in streaming (sottotitolato perché in Italia non è ancora stato trasmesso) e che il terzo invece lo sarà dal 23 di questo mese.