Ao no Exorcist

Ao no Exorcist

Conosciuto come Ao no Ekusoshisuto nel paese del sol levante, Blue Exorcist è un manga shōnen creato da Kazue Kato e pubblicato da Shūeisha. Attualmente composto da ben tredici volumi, quest’opera è ancora in corso ed è stato tratto un anime di venticinque episodi più un OVA conclusivo, conosciuto come Ao no Exorcist.
Ambientato in un mondo molto simile al nostro, il lettore è introdotto in una storia avvincente che ruota attorno a Rin Okumura, adolescente combina guai che scopre un bel giorno di essere il figlio di Satana, sommo re dei demoni e sovrano incontrastato di Gehenna, mondo demoniaco collegato ad Assiah ovvero al mondo degli uomini. Questa rivelazione cambierà drasticamente la vita quotidiana del nostro protagonista, che deciderà di diventare un esorcista con il solo scopo di prendere Satana a calci nel fondoschiena, vendicando così la morte di Shiro Fujimoto, il prete ed esorcista che ha cresciuto lui e suo fratello gemello Yukio Okumura come se fossero figli suoi.

Blue Exorcist tratta tematiche al quanto presenti nella società odierna: desiderio di rivalsa e di riscatto, accettare le conseguenze delle proprie azioni e cercare di porre rimedio, trovare il coraggio necessario per affrontare e sconfiggere le proprie paure, avere fiducia in sé stessi e nel prossimo, abbattere il pregiudizio, costruire il proprio futuro, essere accettati dagli altri e sentirsi parte di questo mondo. Nel corso dell’avventura Rin Okumura si troverà a dover affrontare tutto questo, pur di raggiungere il suo scopo. Non sarà un’impresa per niente facile, soprattutto dopo la rivelazione della sua vera natura.

Personalmente non ho avuto ancora la possibilità di procurarmi il manga, quindi ho visto l’anime (vi parlerò di esso infatti) e devo dire che mi è piaciuto nonostante differisca dal manga – questo è ciò che affermano Tsukinomai e alcuni miei amici. Ciò che ho apprezzato particolarmente è la delineazione e descrizione del profilo di Satana. Anche se lui appare come il classico antagonista che vuole conquistare il mondo, nasconde dentro di sé un profondo desiderio: poter toccare ed esplorare Assiah senza che il corpo che lo ospita bruci. Ebbene si, ogni cosa che le sue fiamme blu toccano brucia, si consuma e muore nel giro di poco tempo. Ed è qualcosa che lui non sembra apprezzare affatto. Avreste mai immaginato un “lato umano” nel re dei demoni? Io no, ad essere sincera.

Altro elemento che ho apprezzato è lo stile di disegno adottato e la caratterizzazione in generale dei personaggi. Ognuno di essi è unico ed inimitabile. Una scena che mi è rimasta impressa è la morte di Shiro Fujimoto, che si è ucciso pur di salvare Rin dalle grinfie del sommo re demoniaco. L’ho visto come il gesto estremo di un padre amorevole nei confronti di un figlio sconsiderato e indisciplinato, ma che lui amava molto lo stesso.
Ciò che mi viene da pensare è che Ao no Exorcist non è un semplice shonen, ma qualcosa di più. Non è solo duelli con lo sfidante o il cattivo di turno, ma è anche amicizia, amore, crescita personale. A ognuno di noi viene da rispecchiarsi con uno di questi personaggi, proprio come se fossero davvero reali ed esistenti. Ebbene miei cari sognatori, questa recensione finisce qui. Invito tutti voi a leggere il manga oppure a guardare questa serie animata. Sarebbe un buon modo per trascorrere il tempo quando ci si annoia oltre che riflettere un po’ su alcune cose. E ricordate: chi sogna, viaggia. A presto con una nuova recensione.

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