Civil War

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Copertina del volume di Civil War.

Civil War è un fumetto composto da ben sette volumi – è una mini serie in pratica – ed è stato scritto da Mark Millar e disegnato da Steven McNiven. Pubblicato dalla Marvel Comics, è uno dei maggiori crossover di questa casa editrice statunitense, in quanto riunisce gran parte delle sue testate fumettistiche come per esempio gli Avengers e gli X-Men.
La nostra storia ha inizio a Stamford, in Connecticut. I New Warriors – un gruppo di giovani supereroi – è intento a registrare un nuovo episodio del loro personale reality show e affrontano alcuni super criminali, che si sono nascosti in una casa. Tra questi c’è un certo Nitro che, pur di vincere questo scontro, utilizza le sue particolari capacità e si fa esplodere, causando la morte di seicento persone – tra cui molti bambini di una scuola lì vicina – oltre che dei suoi stessi compagni e dei New Warriors, a cui viene ovviamente data la colpa di questo massacro. Questo episodio causa paura nell’animo del popolo americano, che chiede maggiore controllo e soprattutto sicurezza, affinché catastrofi come questa non possano verificarsi mai più. In oltre questo clima di tensione porta a episodi di violenza verso gli eroi in calzamaglia, tanto è vero che Johnny Storm – la Torica Umana – viene brutalmente pestato e mandato in ospedale in stato comatoso, mentre Tony Stark – alias Iron Man – viene assalito verbalmente da una donna che ha perso suo figlio.
Il governo U.S.A non può restare fermo a guardare, così propone l’Atto di registrazione dei super umani. Si tratta di un documento ufficiale che permetterà di avere tutte le informazioni riguardo ciascun supereroe, regolarizzando così la loro attività anti-crimine. Ed è così che i nostri supereroi si riuniscono presso il Baxter Building, residenza e quartier generale dei Fantastici Quattro per discutere di quanto è accaduto e decidere il da farsi. All’appello manca Captain America, che è stato convocato da Maria Hill sull’elivelivolo dello S.H.I.E.L.D. perché è stato scelto come leader per guidare una squadra che darà la caccia a tutti i supereroi che non vorranno registrarsi. Nonostante la sicurezza nazionale stia molto a cuore all’eroe stelle e strisce, lui si rifiuta perché ritiene che questo Atto di registrazione violi quelli che sono i diritti e soprattutto la libertà di ciascun individuo. Questa scelta lo rende automaticamente un fuorilegge, così si vede costretto a scappare e Tony Stark rassicura la casa bianca che sarà lui stesso a catturarlo e a farlo ragionare.

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I due schieramenti di Civil War.

Ed è da questo punto in poi che si entra nel vivo della storia, che porterà alla creazione di un conflitto senza precedenti con ben due schieramenti capeggiati da due validi leader: Captain America e Iron Man. Chi ha deciso di seguire il primo, è contro l’Atto di registrazione dei super umani; mentre chi segue il secondo, n’è a favore. Effettivamente questi due personaggi rappresentano due diverse correnti di pensiero, ambedue valide a mio avviso e infatti per me è stato impossibile schierarmi. Steve Rogers è un uomo di altri tempi, figlio di un epoca in cui il mondo era minacciato dall’avanzata del nazionalismo dittatoriale tedesco e ha visto le atrocità della guerra con i suoi stessi occhi. Si è sottoposto a un esperimento che lo ha reso un super soldato e si è trovato a indossare i panni di Captain America, difensore del suo paese e soprattutto della libertà dell’intera umanità. Ciò che quell’Atto di registrazione propone va contro tutti i suoi principi e a un certo punto viene da chiedersi per cosa ha lottato fino a questo momento. E’ come se il popolo avesse dimenticato tutto ciò che è stato fatto e soprattutto che gli eroi hanno un’identità segreta forse perché hanno anche loro una vita e qualcuno che amano e che va assolutamente protetto. Tuttavia, ciò che sfugge a Captain America è che il popolo ha paura e non riesce più a tollerare tutto questo. Ha nuovamente bisogno di certezze, di provare un senso di sicurezza che è andato perduto.

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Una scena di Civil War.

E a Tony Stark questo dettaglio non è affatto sfuggito. A differenza di Steve Rogers lui non è un soldato e non ha scelto di diventare un supereroe. E’ accaduto tutto per caso, quando una bomba da lui stesso creata gli è esplosa addosso lasciandogli alcuni frammenti che solo il Reattore Ark che ha nel petto può tenere a bada e impedire che raggiungano il cuore e muoia. Per sopravvivere e proteggersi da un mondo esterno che gli causa paura ed ansia, ha creato questa armatura e lentamente è nato in lui la consapevolezza che poteva fare qualcosa di buono una volta tanto nella vita. Ed è così che è nato Iron Man, questo supereroe in armatura. Tony Stark non è altro che l’uomo moderno, affranto da problemi di natura personale che non sempre riesce a risolverli o a gestirli quindi che cosa fa? Si rifugia nell’alcol, come fanno esattamente molti di noi al giorno d’oggi. E’ un uomo che cerca di redimersi, di porre rimedio a delle scelte sbagliate e quel discorso alquanto violento e pieno di dolore di quella madre in lacrime lo ha scosso così profondamente che non ci ha pensato due volte a firmare dell’Atto di registrazione. A lui è chiaro che i supereroi devono essere controllati dal governo stesso, affinché nessuno di loro possa nuocere a qualcuno perché ubriachi o chissà cos’altro.

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Iron Man e Captain America si affrontano in Civil War.

Ed è per queste ragioni che ho esposto sopra che mi è stato impossibile scegliere da che parte stare, perché ribadisco che entrambi hanno ragione. Sono due punti di vista assolutamente validi, peccato solo che a un certo punto tutto si trasforma in una sorta di “ho ragione io” e si perde di vista l’obiettivo. E’ qualcosa che Captain America probabilmente realizzerà a un certo punto, mentre Iron Man ci metterà un po’ più di tempo del previsto tanto è vero che il nostro eroe a stelle e strisce a un certo punto gli chiederà “n’è valeva la pena?
La nostra recensione su Civil War termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia”.