Gods of Egypt

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Locandina del film Gods of Egypt.

Gods of Egypt è un film diretto da Alex Proyas. Uscito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di febbraio di quest’anno, racconta che migliaia di anni fa nell’Antico Egitto gli uomini e le divinità vivevano fianco a fianco. Osiride, re d’Egitto, è pronto a lasciare il trono e le redini del suo regno nelle mani di suo figlio Horus. Tuttavia, Seth si presenta alla cerimonia di incoronazione con uno scopo ben preciso: diventare il nuovo sovrano. Ucciso suo fratello, acceca il nipote e prende le redini del regno d’Egitto, condannando gli uomini alla schiavitù.
Trascorso un anno da questo avvenimento, Bek viene pregato dalla sua amata Zaya di recuperare gli occhi di Horus, affinché quest’ultimo possa affrontare il tiranno e riconquistare il regno. L’amato accetta e grazie a una cartina che la fanciulla ha rubato dall’archivio dell’architetto Urshu, riesce a recuperare uno dei due bulbi oculari. Dal momento che vengono scoperti, i due amanti si vedono costretti alla fuga e durante quest’ultima la ragazza viene colpita a morte da una freccia. Arrivato al tempio in cui Horus si è nascosto, il ragazzo gli propone un accordo: lo aiuterà a recuperare l’altro occhio solo se riporterà in vita l’amata. Vedendosi alle strette e non avendo altra scelta, il dio accetta e i due si recando da Ra per chiedere consiglio e per prendere l’acqua del creato, l’unica cosa capace di spegnere il fuoco di Seth. Tornati sulla terra, affrontano i seguaci del dio tiranno e riescono a spuntarla grazie all’intromissione della dea Hathor, che si unisce a loro. Per accedere alla piramide di Seth, bisogna risolvere l’enigma della Sfinge e per superare questo ostacolo, si recano da Toth e lo convincono a unirsi a loro. Arrivati alla famigerata piramide, riescono a risolvere l’enigma e a battere la Sfinge. Tuttavia, quando Bek sta per gettare l’acqua del creato nella bocca del fuoco, viene fermato dal dio tiranno, che gli rivela l’inganno di suo nipote: non è possibile riportare in vita la defunta amata. Mentre il trio riesce a fuggire, Seth ritorna nel suo regno e completa la sua nuova armatura, aggiungendo il cervello del dio della conoscenza e della sapienza. Appena è pronto, fa visita a suo padre Ra, che gli chiede di prendere il suo posto per combattere la bestia del caos Apopi. Rifiutata la proposta del padre, lo affronta e dopo averlo ucciso, si impossessa della lancia con la  quale chiama il mostro sulla terra per distruggerla e ricrearla d’accapo. Grazie al sacrificio di Hathor, il ragazzo riesce a vedere l’amata per un’ultima volta prima di partire con Horus verso il regno d’Egitto per affrontare e sconfiggere il dio tiranno. Dopo un duro scontro il legittimo sovrano riesce a sconfiggere l’usurpatore ma la vittoria ha un caro prezzo: Bek perde la vita. Recuperato il secondo occhio, Horus salva la vita del nonno e grazie a lui riesce a portare in vita i due amanti. Dopo essere stato incoronato, il nuovo sovrano lascia temporaneamente le redini del regno al ragazzo per andare a salvare la sua amata.

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Horus affronta Seth in Gods of Egypt.

Dopo aver raccontato la trama di questo film, passiamo alle così dette considerazioni personali. Gods of Egypt mi è piaciuto e l’ho trovato abbastanza godibile, adatto per trascorrere un pomeriggio in cui non si sa cosa fare esattamente. Si, è utile per far volare giusto un paio d’ore e poi è adatto per chi ama l’Egitto e la mitologia e le credenze legate al suo antico popolo.
Ciò che ho apprezzato particolarmente è la differenza fra l’uomo e la divinità egiziana. Mentre il primo è piccolo in confronto al mondo intero, il secondo è qualcosa che va ben oltre quest’ultimo. Entrando nello specifico, le divinità egiziane sono state rappresentate con l’aspetto umano, ma sono più alte di statura e soprattutto vivono più a lungo degli uomini. In oltre nelle loro vene scorre sangue del color dell’oro e possono trasformarsi in animali, li stessi rappresentati dalle statue e dai dipinti che abbiamo trovato nel mondo reale al di fuori del cinema. Horus, il protagonista per esempio, si trasforma infatti in un falco con gli occhi azzurri – sembra che indossi una sorta di armatura – quando affronta suo zio Seth oppure quando deve raggiungere Ra, il dio del sole.
Un’altra cosa che ho apprezzato è il ruolo che l’umanità ha avuto all’interno di questa storia. Se non fosse stato per Zaya e per Bek, il legittimo successore al trono non avrebbe mai e poi mai pensato di affrontare nuovamente l’usurpatore e riconquistare il regno e soprattutto non sarebbe riuscito da solo a compiere quest’impresa.
La nostra recensione su Gods of Egypt termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia“.