Hidekaz Himaruya

Una foto di Hidekaz Himaruya durante una conferenza.

Nato a Kōriyama l’8 maggio del 1985, Hidekaz Himaruya è un fumettista di origine giapponese. Durante il soggiorno a New York frequenta una scuola di design. La creazione di Hetalia Axis Powers risale proprio a quel periodo.

Per seguire meglio la sua produzione e rispettare il contratto con la Comic Birz, lascia la città statunitense e torna in Giappone nel 2009.

Dopo aver dato un accenno della sua biografia, entriamo nel vivo di questa recensione. Questo mangaka lo apprezzo e lo stimo molto perché è stato capace di creare un manga unico nel suo genere.

Essendo una persona dalle larghe vedute a cui piace viaggiare, ha avuto un’idea geniale. Quale? Dare una personalità e un aspetto fisico a ciascun paese, a ciascuna nazione.

Ha preso praticamente gli aspetti positivi e negativi di ciascun popolo, regalandoci personaggi a dir poco fantastici. Ci ha portato storie, culture e tradizioni di popoli diversi fra loro eppure simili al tempo stesso.

In oltre li ha inseriti in un contesto storico a cavallo tra le due grandi guerre mondiali del secolo scorso. Qualche volta ha fatto riferimento anche ad altri fatti storici, precedenti oppure successivi ai due principali. Ed è esattamente in questo mix che ci ha regalato momenti gioiosi anteposti ad altri tristi. A volte ci ha persino fatto riflettere su tante cose.

Una tavola di Hetalia Axis Powers disegnata da Hidekaz Himaruya.

C’è un punto su cui sarò sincera. Osservando il suo stile di disegno, pensavo che Hetalia Axis Powers fosse opera di una donna. E invece poi scoprii che era stato creato dalle abili mani di un’uomo.
Ad ingannarmi è stato uno stile di disegno soft e leggero, incontrato e riscontrato spesso in altri generi di manga. Parlo ovviamente di shojo e yaoi.

Ad ogni modo i suoi disegni sono in grado di trasmettere un gran numero di emozioni, stati d’animo e così via. Ed è impossibile non immedesimarsi nei suoi personaggi, che sono lo specchio dei popoli di questo mondo. Insieme a loro proviamo gioia, paura, rabbia, tristezza e molto altro ancora. Impossibile resistere alle risate, spesso generate da momenti comici incisi con espressioni buffe.

Penso di aver detto tutto su Hidekaz Himaruya, quindi la nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure”.