Hiromu Arakawa

Una foto di Hiromu Arakawa.

Nata l’8 maggio 1973, Hiromu Arakawa è una fumettista giapponese. Originaria dell’isola di Hokkaido, il suo vero nome è Hiromi Arakawa ed è cresciuta nella fattoria di famiglia. Lì sin da piccola ha sempre sognato di diventare una mangaka.

Nel 1999 è assistente scrittrice di Eto Hiroyuki in Guru Guru – il girotondo della magia. Nello stesso periodo è amica di Yashichiro Takahashi, autore di Shakugan no Shana.

La sua carriera comincia proprio in quell’anno con la pubblicazione del manga Stray Dog. Tuttavia, il successo arriva grazie ad un’altra sua opera: Fullmetal Alchemist.

Nel 2006 ha collaborato con lo scrittore Jin-Zhou Huan per illustrare e disegnare Hero Tales, storia composta da un totale di cinque manga successivamente adattati per una serie animata l’anno successivo.

Nel 2011 ha cominciato a lavorare ad una nuova storia intitolata Silver Spoon, che già ha riscosso successo ed è stato adattato per una serie animata. Recentemente sta lavorando a un riadattamento di La leggenda di Arslan, light novel di Yoshiki Tanaka.

Nelle sue storie Hiromu Arakawa si disegna con sembianze bovine.

Dopo aver parlato della sua biografia, passiamo alle considerazioni personali. Hiromu Arakawa è un’autrice formidabile e mi ha subito conquistato con il suo manga più celebre ovvero Fullmetal Alchemist.

A parte il suo stile di disegno ciò che più mi piace è il suo modo di raccontare le cose. E’ capace di creare storie perfettamente mixate. Alla serietà si contrappone la comicità, agli attimi drammatici invece momenti senza senso.

E vogliamo parlare della caratterizzazione dei suoi personaggi? Che siano gli eroi oppure gli antagonisti, i principali oppure i secondari è impossibile non amarli dal primo all’ultimo. La stessa cosa può valere anche per il concetto di odio.

Un’altra cosa che mi piace molto di questa autrice è come rappresenta sé stessa all’interno delle sue storie e soprattutto come interagisce con i personaggi. E’ impossibile non amare questa mucca occhialuta.

Di recente ho scoperto che esistono altri suoi progetti e, appena ne avrò la possibilità, vedrò di recuperarli tutti. Penso di aver detto tutto, quindi la nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure“.

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