Il libro della giungla

Locandina del film Il libro della giungla.

Prodotto dalla Walt Disney Pictures, Il libro della giungla (The Jungle Book in lingua originale) è un film del 2016. Remake in live action del film d’animazione del 1967, racconta la storia di Mowgli. Avendo perso i genitori, viene trovato dalla pantera Bagheera, che deciderà di affidarlo ad un branco di lupi. All’interno di quest’ultimo il bambino cresce e impara le leggi della giungla.

Quando giunge la siccità, gli animali si riuniscono presso l’unica pozza d’acqua rimasta. Lì decidono di mettere da parte i propri istinti per la sopravvivenza di tutti. Ed è così che stabiliscono un patto di non aggressione, che verrà sciolto con l’arrivo delle piogge.

A questa riunione partecipa anche Shere Khan, la tigre del bengala più temuta di tutta la giungla. Attraverso l’olfatto percepisce la presenza di Mowgli e ricorda agli animali quanto l’uomo possa essere pericoloso, soprattutto con il fiore rosso.
Giura che sarà lui stesso a uccidere il cucciolo d’uomo, quando il patto sarà cessato.

Arrivano le piogge e il branco di lupi si vede costretto a decidere fra Mowgli e la sicurezza stessa del branco. Il cucciolo d’uomo decide di lasciare la sua famiglia canina e accetta che Bagheera lo conduca al più vicino villaggio.
Tuttavia, le cose non sono destinate ad essere facili. Il nostro protagonista si troverà a dover affrontare diversi ostacoli, prima di trovare il suo posto nel mondo.

La scena della pozza d’acqua in Il libro della giungla.

Dopo aver parlato della trama, entriamo nel vivo della nostra recensione. Ho visto Il libro della giungla insieme a TN10 all’UCI Cinemas di Casoria. Devo ammettere che questo live action è un remake di tutto rispetto. E’ stato capace di riproporre un’atmosfera molto simile a quella del film d’animazione. E poi come dimenticare le canzoni? Sono state revisionate, questo è vero, però erano molto vicine alle originali.

Per realizzare gli animali hanno utilizzato la tecnica della computer grafica. Ammetto che sono ignorante in materia e non ho proprio idea di come ci siano riusciti. Gli animali sembravano così veri che avevi la sensazione di averli davanti in carne ed ossa. E sempre a proposito di essi, agivano e rispondevano a quelli che sono i loro istinti più che naturali.

Akela e Shere Khan prima dell’atroce atto, in una scena di Il libro della giungla.

La dimostrazione di questo realismo giace nelle scene violente, che hanno inserito all’interno del film, nonostante sia destinato ai più piccini. La più significativa è stata sicuramente quella riguardante la morte di Akela. Il vecchio lupo è stato praticamente buttato giù dalla rupe dalla tigre, che non ha dimostrato un briciolo di pietà verso di lui, il quale cercava solo la pace e la sicurezza del suo branco.

A proposito di Shere Khan, devo ammettere che è un antagonista di tutto rispetto. E’ una tigre spietata e non ci pensa due volte ad ucciderti, anche per il solo e semplice gusto di farlo. Attraverso la forza bruta e la violenza ha imparato a instaurare la paura nei cuori degli altri animali, che non sono ben disposti ad affrontarla, nonostante loro siano in tanti e potrebbero coalizzarsi.

Mowgli, Baloo e Bagheera in una scena del film Il libro della giungla.

Una cosa che ho apprezzato all’interno di questo film è il ruolo che Mowgli ha svolto verso la fine del film. Lui è un cucciolo d’uomo e, come tale, usa l’ingegno per superare gli ostacoli. Quando affronta la tigre, dimostra agli altri animali che non c’è bisogno di aver paura e accetta lo scontro senza usare i suoi trucchetti. Ed è a quel punto che tutti lottano al suo fianco. Lui è un figlio della giungla senza un branco eppure è riuscito a portare unione e pace nella loro casa.

Penso di aver detto tutto, quindi la nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia“.