Mezzosangue

Copertina di Mezzosangue.

Scritto da Vincenzo Romano, Mezzosangue è un romanzo di genere fantasy. Pubblicato da 0111 Edizioni, racconta la storia di un lungo viaggio in terre lontane.

Protagonisti di quest’avventura sono Narog e Kai, due giovani mezzosangue il cui destino sembra intrecciarsi per caso nel folto del bosco.

Pericoli ed avversità li porteranno a compiere questo viaggio, che si rivelerà presto qualcosa di molto di più che una semplice fuga da un nemico mortale.

Riusciranno a sopravvivere? Troveranno ciò che ognuno di loro sta cercando?

Dopo aver dato un accenno della trama, passiamo alle considerazioni personali. Ho acquistato questo libro durante la diciannovesima edizione del Napoli Comicon di quest’anno. Non mi è mai capitato di leggere racconti del genere fantasy da quel che ricordo, così decisi di dare una possibilità a questa storia. Devo ammettere che non mi pento affatto di questo acquisto.

Mezzosangue è un romanzo a cui non manca assolutamente niente. E’ una storia d’avventura ambientata in un mondo fantastico ed immaginario, ricca di azione e di misteri da risolvere e a cui dare una spiegazione. E’ anche la storia di una profonda e sincera amicizia fra due giovani, che hanno una cosa in comune: la loro condizione di mezzosangue.

Questa particolarità è stata spesso causa di diffidenza, discriminazione e paura nei loro confronti dinanzi ad occhi dei propri ed altrui popoli. C’è quindi anche la paura verso il diverso in questo romanzo e viene affrontata in differenti modi durante tutto il racconto.

Questa mappa mostra dove si svolge la storia di Mezzosangue.

Ciò avviene in particolare proprio attraverso il rapporto fra i due protagonisti. All’inizio la loro interazione risulta difficile, fredda e distaccata. Non è soltanto una questione caratteriale, bensì la differente appartenenza razziale. Infatti le loro origini riguardano due popoli da sempre in aspri rapporti e in lotta fra loro per amari ed antichi dispiaceri.

Per quanto riguarda il viaggio intrapreso da Kai e Narog, quest’ultimo nasce dall’esigenza di fuggire da un potente nemico e di allontanarlo dal vicino villaggio, per proteggere i suoi abitanti. Dopo un violento scontro caratterizzato dallo spargimento di sangue e dalla morte, si trasforma in una ricerca di sé stessi e delle proprie origini, nonché la conclusione di un percorso già iniziato in precedenza per uno dei due.

Il finale di questa storia si è rivelato essere una vera e propria sorpresa. Tralasciando gli indizi lasciati un po’ qui e un po’ là in gran parte del racconto, devo ammettere che l’incredulità e la meraviglia si sono manifestate comunque. E’ stato un “oddio lo sapevo, me lo aspettavo, però cavolo” nella mia testa e ho provato un senso di amarezza per averlo concluso.

Nonostante ci siano degli errori di battitura, vi consiglio assolutamente di leggere Mezzosangue. Essendo un racconto a sé, vi chiedo di cimentarvi in questa nuova avventura senza paragonarla ad altri racconti dello stesso genere, perché ogni libro è unico e non sempre ci possiamo aspettare che sia uguale agli altri.

La nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure“.

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