Once Upon A Time – Terza Stagione
|Once Upon A Time – Terza stagione è composta da ventidue episodi e la storia riprende dalla conclusione della serie precedente. I nostri eroi raggiungono – anche se con una certa difficoltà e fatica a causa di alcune insidie alquanto inaspettate – l’isola che non c’è, il luogo dove Henry è stato portato dalla ex-compagna di suo padre e dal suo degno compare, i quali sono convinti di lavorare per qualcuno che vuole eliminare la magia e il mondo delle favole. Tuttavia, una volta sull’isola scoprono di essere stati ingannati e che ad affidargli la missione è stato un personaggio che tutti noi conosciamo: Peter Pan.
E adesso passiamo a una sorta di analisi di Once Upon A Time – Terza stagione. Devo ammettere che questa storia, questa sceneggiatura mi ha letteralmente conquistata. E’ vero, è stato strano vedere che il cattivo di turno questa volta è niente poco di meno che Peter Pan, l’eterno adolescente, il bambino fuori dal tempo perché sono stata abituata a vedere questo personaggio come un eroe, come uno dei così detti buoni, mentre qui mi viene invece proposto un bambino viziato, un eterno egoista che pensa solo ed esclusivamente a sé stesso e che quindi è capace di fare qualunque cosa pur di ottenere ciò che vuole e che più desidera.
E’ subdolo e doppiogiochista, soprattutto quando lancia le sfide e non è il tipo di persona da accettare la sconfitta, anzi cerca sempre di cambiare le carte in tavola a proprio favore. E in alcune scene l’ho trovato addirittura più stronzo di Tremotino.
Un’altra cosa che ho apprezzato è stata non soltanto l’introduzione di nuovi personaggi ma anche l’attenzione all’introspezione e alle possibili relazioni che si creano, si instaurano oppure si modificano fra i diversi personaggi durante questa nuova avventura.
Per fare un esempio, vi cito il triangolo amoroso Emma- Neal- Uncino. Mentre i due uomini un tempo amici e persino fratelli si contendono in un certo senso l’oggetto del loro interesse ovvero questa donna, lei invece li smonta a ogni minima occasione in quanto è suo principale interesse salvare il figlio. Prima Henry, poi il resto in pratica. E vogliamo parlare di Tremotino? Sembra subire una sorta di trasformazione in questa trama. Da egoista diventa una specie di amorevole nonno, che desidera salvare il nipote a costo della sua stessa vita e non è certamente da lui.
La parola chiave può essere “rivelazione”, rivisitazione di un personaggio che è fatto in un certo modo ma può essere presentato anche in un altro, alquanto imprevedibile ed inaspettato.
La nostra recensione su Once Upon A Time – Terza stagione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia“.
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