Romics 2015 – Edizione Autunnale

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Foto scattata all’interno di un padiglione durante il Romics.

Che cos’è il Romics? Per chi non lo sapesse, è una fiera dedicata completamente al mondo del fumetto, dei videogiochi e di molto altro ancora. Si tengono ben due edizioni annuali – una a primavera, l’altra in autunno – presso la capitale del nostro paese ovvero Roma.
Dal momento che era stato deciso già da un bel po’ di tempo, mi sono recata insieme al team e ai membri del nostro gruppo a questo evento e abbiamo optato per l’edizione autunnale piuttosto che per quella primaverile, per una serie di motivi che non starò qui ad elencarvi quindi andiamo avanti con la recensione. Star Shop, una fumetteria piuttosto nota qui a Napoli, ha organizzato ben due autobus per il giorno 04/10/2015 e noi non potevamo certamente perdere questa occasione.

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Il ponte del Romics.

Nonostante il viaggio sia stato alquanto lungo ed estenuante a causa del traffico, siamo riusciti a raggiungere la tanto attesa meta e a goderci un intero pomeriggio subito dopo pranzo. Sarò sincera: il Romics non è stato come mi aspettavo (mai aspettarsi nulla, mi dicevano sempre e peccato che non ascolto mai). Ciò che ho visto, non è affatto ciò che ho sentito. La fiera in sé e per sé è bella, anche se c’è stato un particolare che non ho molto apprezzato ma lo citerò più avanti.
L’ambiente era diviso fra spazio esterno ed interno. Il primo consisteva in giardini sparsi un po’ ovunque, marciapiedi abbastanza ampi e ovviamente strade chiuse; mentre il secondo in una sorta di grossi capannoni cinematografici (non mi viene nessun altro paragone in mente, quindi pardon). Ciò che mi ha colpito di più, è stato una sorta di ponte che collegava i diversi capannoni e permetteva così di dividere la massa fra strada di bassa quota e quella ad alta quota. E da lassù c’era una bella vista, questo lo devo ammettere.

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Un esempio di articoli che gli stand vendevano al Romics.

Tornando allo spazio interno, lì erano collocati gli stand con ogni ben di Dio oltre ai chioschi e ai bar dedicati al rifornimento di cibo e bevande. Ciò che non ho apprezzato molto, è stato il costo di alcuni prodotti offerti dagli stand stessi. Essendo che si trattava dell’ultimo giorno, pensavo che scontassero un po’ di più la merce cosa che invece non c’è stata. Tuttavia, è anche vero che occupare parte del suolo per un tot di giorni richiede un determinato costo in denaro, quindi non mi permetto di giudicare riguardo le decisioni da loro prese, in quanto non sono del mestiere. E a proposito di stand, il mio preferito è stato quello di Purpurea Noxa. è stato emozionante incontrare Xelessia e Venà, le realizzatrici di questo fumetto a tematica yaoi.

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Un cosplay divinamente perfetto al Romics.

E adesso passiamo ai cosplayers, che erano al quanto numerosi durante il Romics. Ce n’erano di diversi, dai fumetti ai videogiochi e alcuni richiamavano persino personaggi del mondo dei libri oppure delle serie televisive. E devo anche aggiungere che erano realizzati nei minimi dettagli, o almeno alcuni erano assolutamente perfetti e soprattutto identici. Un esempio è questo The Mask presente nella foto qui accanto, di cui anche la voce era praticamente identica a quella del doppiatore del film nel dire la tanto celebre parola “spumeggiante“.

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Parte del gruppo insieme a due cosplayers al Romics.

Riassumendo, in fin dei conti è stata una giornata a dir poco fantastica e devo ammettere che ci siamo divertiti parecchio, oltre al perderci di vista e a vicenda fra un capannone e un altro.
è stato bello esplorare questa fiera, a cui alcuni di noi non avevano mai preso parte, me compresa. Ed è stato bello anche provare nuove ed intense emozioni, oltre ad incontrare persone fantastiche durante questa nostra avventura al Romics. Perfetto, questa recensione termina qui. A presto, cari lettori e care lettrici. E ricordate: “chi sogna, viaggia”.

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