The Urbz – Sims in the City

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La protagonista e alcuni personaggi presenti nel gioco The Urbz – Sims in the City.

Sviluppato dalla Maxis e pubblicato dalla EA Games, The Urbz – Sims in the City è un gioco di simulazione che appartiene alla serie The Sims ed è stato rilasciato sulle maggiori piattaforme, a partire dalla cara e vecchia amata Play-Station 2 fino al Nintendo DS.
Prima di procedere e di andare avanti, mi viene da porvi una semplice domanda: avete mai immaginato di vivere quella che è la tipica esistenza di una persona famosa? Ve lo chiedo perché questo gioco vi darà praticamente la possibilità di farlo. E’ quello l’obiettivo principale, raggiungibile attraverso la socializzazione. Più persone conosci, più aumenta la tua reputazione in città. Facile, no? Ovviamente non saremo nessuno all’inizio, se non un semplice cittadino come tutti gli altri quindi bisognerà darsi da fare, eh già.
Quando The Urbz – Sims in the City è più che avviato, al giocatore viene data la possibilità di dare un nome ed un cognome al personaggio e soprattutto di crearlo a partire dalla scelta del sesso (maschio o femmina?) fino a raggiungere la piena modificazione del corpo, quindi dell’aspetto fisico. In oltre si potrà scegliere fra i nove quartieri proposti da quale iniziare questa nuova avventura e ci sono anche ben tre appartamenti dove il nostro personaggio vivrà e noi potremo decorarli a nostro piacimento, come più vogliamo in pratica.

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La nostra protagonista insieme a due personaggi della Stazione in The Urbz – Sims in the City.

E adesso entriamo un po’ più nel dettaglio. Come è stato detto poco fa, The Urbz – Sims in the City presenta ben nove ambienti: Neon Est, Via Cosmo, Cime Diamante, Zona Sud, Il Solarium, Via Gasolio, Stazione, Parco Beltempo e la Fonderia. Ognuno di questi luoghi presenta un proprio codice di abbigliamento e se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo ovvero la fama, dobbiamo ambientarci a partire dallo stile che sarà il nostro biglietto da visita e il nostro rompighiaccio iniziale. Per comprare abiti ed oggetti, bisognerà lavorare e per fortuna ogni quartiere offre la sua opportunità.
Aumentando la reputazione, si sbloccheranno strumenti – per migliorare la propria forma fisica, le abilità canore e allenare il cervello -, i quartieri successivi e si avrà la possibilità di entrare nei posti più esclusivi di ognuno di essi, dove Dario ci insegnerà una mossa esclusiva per mettere K.O. chi disturba la quiete del quartiere e dei suoi abitanti, ottenendo così un pezzo della macchina che permetterà di accedere all’Attico di Dario una volta completa.

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La nostra protagonista affronta un cattivo del gioco The Urbz – Sims in the City.

Passiamo alle considerazioni personali. The Urbz – Sims in the City è un gioco di simulazione che a me è piaciuto davvero tanto. Tralasciando che amo i videogiochi della serie The Sims e quelli di simulazione in generale, questo gioco mi ha offerto la possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo, perché è diverso da tutti quelli che sono stati offerti e proposti fino a quell’anno (2004).
Per prima cosa non c’è da soddisfare solo il fabbisogno del personaggio per mantenere alto l’umore e raggiungere le così dette aspirazioni, ma ci sono anche le missioni proposte dai personaggi di un determinato quartiere e alcuni mi hanno chiesto addirittura di fare loro dei favori personali, cosa che aumenta ancora di più la reputazione del personaggio all’interno della città.
Un’altra cosa che ho apprezzato è stata la caratterizzazione di ogni quartiere, tutti diversi con gente vestita in un determinato modo. Adesso io non sono un’esperta di moda e mai mi è interessato questo campo, ma in questo gioco c’erano degli abiti, dei tagli di capelli, accessori e soprattutto delle combinazioni davvero fantastiche. E a volte si finiva incredibilmente per assomigliare a qualche personaggio del posto, ovviamente senza farlo di proposito … o almeno credo, eh!
Dal momento che la nostra recensione su The Urbz – Sims in the City termina qui, consiglio a chi non lo ha mai provato di sperimentarlo e se c’è la possibilità di farlo, magari di recuperarlo. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia“.