Detective Monk
|Creata da Andy Breackman, Detective Monk è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco. Composta da otto stagioni, è stata prodotta dalla Mandeville Films e dalla Touchstone Television. Al progetto ha collaborato anche la Universal Television.
La trama ruota attorno alla figura di Adrian Monk, un detective del dipartimento di San Francisco. Quando la moglie viene a mancare perché vittima di un omicidio, lui lascia il lavoro e si isola totalmente dal mondo.
L’infermiera Sharona Fleming riesce finalmente a convincerlo dopo tre anni e mezzo a tornare in servizio. Tuttavia, Adrian Monk non è più la stessa persona che i suoi colleghi conoscevano tempo fa.
La scomparsa dell’amata moglie lo ha segnato così tanto da arrivare a sviluppare fobie praticamente verso ogni cosa o quasi.
Riuscirà a risolvere i casi a lui proposti? E scoprirà chi ha ucciso sua moglie?
E adesso passiamo alle considerazioni personali. Detective Monk è una serie televisiva che mi è piaciuta molto. Non è il solito poliziesco, dal momento che si tratta anche di una commedia drammatica. E’ infatti un perfetto mix fra serietà e comicità.
Adrien Monk è un personaggio interessante. Guardandolo, non si ha la sensazione di avere un detective davanti. E’ un personaggio profondamente umano, che mostra tutte le sue paure e tutti i suoi timori. Le sue fobie potrebbero rendere ancora più difficile l’esito delle indagini. Tuttavia, la cosa strana è che si rivelano il più delle volte d’aiuto. Infatti è come se gli dessero un cambio di prospettiva, qualcosa che gli consenta di vedere ciò che gli altri non vedono e di avere anche delle geniali intuizioni.
Un’altra cosa che ho apprezzato è il suo rapporto sia con Sharona Fleming che con Natalie Teeger. Sono due infermiere che vanno oltre il loro lavoro. Diventano sue amiche, sue confidenti e soprattutto sue ancore di salvezza in diverse occasioni. Sono due donne determinate e parecchio – ma proprio tanto eh! – pazienti con lui.
Se vi piacciono i polizieschi, vi consiglio di recuperare questa serie televisiva. Penso di aver detto tutto, quindi la nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure“.
Leggi anche: