Beholder
|Vi è mai capitato di immaginare una realtà diversa da quella in cui viviamo? E se una mattina aprissimo gli occhi e ci svegliassimo in un mondo distopico, quali potrebbero essere le nostre scelte e le nostre azioni? A rispondere a queste domande ci pensa Beholder, un videogioco del 2016 sviluppato dalla Warm Lamp Games.
Il giocatore impersona Carl Stein, marito e padre devoto. Il Ministero lo ingaggia come nuovo custode di un condominio, dove si trasferisce insieme alla sua famiglia. Si scopre ben presto che il suo nuovo lavoro consiste in realtà nel spiare i condomini. Come? Attraverso le telecamere installate di nascosto, entrando nei loro appartamenti quando non ci sono e rovistando fra le loro cose.
Carl e la sua famiglia vivono in uno stato con un regime totalitario e senza scrupoli, che viola la privacy e la libertà dei suoi cittadini pur di mantenere il totale controllo. Al giocatore spetterà prendere decisioni difficili e a volte anche discutibili, perché ognuna di esse influenzerà la storia e il suo esito.
Beholder è un videogioco che ha suscitato subito il mio interesse e ho scoperto la sua esistenza grazie a TN10. Ho deciso così di provarlo e non so quante volte ho riavviato il gioco. Perché? Perché prendevo decisioni che portavano a conseguenze spiacevoli, che mi lasciavano l’amaro in bocca. E allora ritentavo, sperando di fare meglio. Il tempo non è spesso a tuo favore in alcune missioni e a volte ti trovi a dover decidere se aiutare tutti, alcuni o praticamente nessuno.
L’atmosfera e il design di Beholder giocano un ruolo chiave nell’immergere completamente il giocatore in una realtà distopica. Angoscia, ansia e un forte senso di colpa è ciò che più ho provato durante ogni partita.
Ho cercato di seguire alla lettera gli incarichi del Ministero e mi sono sentito uno schifo di persona, perché le mie azioni e le mie decisioni avevano rovinato la vita di altre persone. Quando ho infranto le leggi per aiutare o salvare delle vite, mi sentivo una persona contro il sistema e dovevo stare attento, non dovevo farmi scoprire.
Come si decide chi merita di essere salvato e chi di essere denunciato e sbattuto in cella? Se volete scoprire come vi comportereste in una realtà del genere, acquistate questo videogioco e immergetevi totalmente nell’esperienza che vi offre. Forse così saprete che tipo di persona siete o sareste in questa situazione. Questa recensione termina qui, ma il nostro viaggio continua quindi ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure”.