Jurassic Park Operation Genesis

Copertina del videogioco Jurassic Park Operation Genesis per PC.

Sviluppato dalla Blue Tongue e pubblicato dalla Universal Interactive, Jurassic Park Operation Genesis è un videogioco del 2003. Compatibile con la maggior parte delle console, è ispirato alla saga cinematografica. Al giocatore viene data infatti la possibilità di creare dal nulla un parco dei divertimenti con i dinosauri come attrazione principale.

Il videogioco comincia con la scelta dell’isola dove costruire il parco. Si può scegliere la forma e la grandezza di quest’ultima, così come la quantità di acqua e vegetazione e la presenza di alte cime.

Successivamente si passa alla costruzione delle prime strutture:

  • ingresso e percorso con panchine e cestini;
  • beni di prima necessità (fast-food, bagni, ecc.) ed attrazioni;
  • recinti con tanto di nursery per far nascere i dinosauri;
  • una stazione dei ranger per garantire sicurezza ai visitatori;
  • una stazione di pulizia per garantire l’ordine e l’igiene;

Si manderà una squadra di ricerca fossili nel sito a disposizione. Al laboratorio verrà affidata invece l’estrazione del DNA dai fossili. In oltre si occuperà anche della ricerca di nuove tecnologie. Queste ultime permetteranno di migliorare il parco e la qualità di vita dei dinosauri.

Un esempio di parco in Jurassic Park Operation Genesis.

Ad ogni personaggio del film è stato affidato un determinato ruolo all’interno del videogioco. Ognuno di essi informerà il giocatore e lo aiuterà durante la gestione del parco. Per esempio, il paleontologo Alan Grant è affidato alla ricerca fossili, quindi manderà un messaggio ogni volta che viene ritrovato qualcosa nel sito di scavo oppure se c’è un nuovo carico in arrivo sul mercato. Il dottor Henry Wu, invece, gestisce la ricerca in laboratorio, quindi manderà un messaggio ad ogni novità.

Per quanto riguarda l’ambientazione, bisognerà stare attenti a cinque situazioni climatiche: soleggiato, pioggia, tempesta, tornado e ondata di calore. Le ultime tre possono influire sul comportamento dei dinosauri carnivori. E due di esse possono provocare anche danni alle strutture o addirittura uccidere.

Ogni tre mesi la InGen stilerà un rapporto, che permetterà al giocatore di capire se sta procedendo nella direzione giusta oppure se deve cambiare il metodo gestionale. Una buona gestione permetterà di acquistare sempre più fama, soprattutto grazie ai dinosauri. Ognuno di essi vale un tot di stelle e più visitatori li vedranno, più la notorietà aumenterà. Ciò permetterà anche di aprire nuovi siti di scavo (sono cinque in totale) e ottenere nuove specie di dinosauri (venticinque sono le specie disponibili fra erbivori e carnivori).

Studio del Velociraptor, una delle venticinque specie di dinosauri presente in Jurassic Park Operation Genesis.

Dopo aver descritto questo videogioco, passiamo alle considerazioni personali. Ho giocato a Jurassic Park Operation Genesis quando ho comprato la Play-Station 2. Ricordo che passavo gran parte del tempo a costruire il mio parco e a scegliere quali dinosauri dovessero esserci. Non avendo una Memory Card, ho ripetuto questo gioco all’infinito e qualche volta sono anche riuscito a raggiungere il massimo di cinque stelle, quindi a finirlo.

Già a partire dall’anno scorso ho potuto rigiocarci grazie a TN10, che me lo ha prestato per il PC. Ed è stato bello costruire ancora una volta il mio parco, ma soprattutto gestirlo meglio di prima. Ero solo un ragazzo all’epoca e molte dinamiche del gioco non le comprendevo, mentre adesso si.

Ho sorriso quando ho visto lo Spinosauro, il Tirannosauro e il Velociraptor prendere ancora una volta vita. E lo stesso è stato per il Parasaurolophus, uno dei miei dinosauri erbivori preferiti. Se non si è capito, sono cresciuto con la saga di Jurassic Park ed ero un appassionato di dinosauri, tanto è vero che volevo diventare come il paleontologo Alan Grant.

Se amate questo genere di videogioco, vi consiglio di cercarlo e di aggiungerlo alla vostra collezione. Penso di aver detto tutto, quindi la nostra recensione termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “sognare significa viaggiare e viaggiare significa vivere mille avventure“.

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