Kung Fu Panda 2

Poster del film Kung Fu Panda 2.

Diretto da Jennifer Yuh e prodotto dalla DreamWorks Animation, Kung Fu Panda 2 è un film d’animazione del 2011. Secondo capitolo di questa serie, prosegue la storia del nostro guerriero dragone e questa volta dovrà fare i conti con alcuni eventi del suo passato forse dimenticato. E ad esso appartiene Lord Shen, uno splendido pavone bianco il cui destino è legato al panda attraverso una profezia.
Dopo aver dato un accenno della trama, entriamo nel vivo della recensione. Kung Fu Panda 2 è un sequel di tutto rispetto e l’ho amato davvero tanto, perché mi ha dato la possibilità di sapere qualcosa di più sul passato del nostro panda gigante. Si è scoperto, per esempio, come mai avesse un’oca come padre e soprattutto che fine avessero fatto i suoi possibili genitori biologici.
Un aspetto che ho particolarmente apprezzato è stato lo sviluppo e l’evoluzione del rapporto del nostro protagonista con il Maestro Shifu e con i Cinque Cicloni, in particolare con Maestra Tigre con la quale sembra avere un’intesa speciale, forse perché hanno qualcosa in comune nei rispettivi passati e soprattutto nel genere di sentimenti e di sensazioni che si possano provare in certe circostanze.

Lord Shen, antagonista del film Kung Fu Panda.

Antagonista di questo film d’animazione è Lord Shen, primogenito della famiglia reale a capo della città di GongMing. A differenza dei suoi genitori intuisce il grande potenziale della polvere da sparo (utile non soltanto per la fabbricazione di fuochi d’artificio) e ciò preoccuperà la sua famiglia a tal punto da chiedere l’intervento della Divinatrice, la quale predirà un futuro in cui il pavone bianco sarà sconfitto da un guerriero bianco e nero, se proseguirà lungo questo cammino oscuro. Intuendo che si tratti con tutta probabilità di un panda gigante, Lord Shen decide di sterminare questa razza per evitare che la profezia si avveri e, quando pensa di aver raggiunto l’obiettivo, ecco che anni dopo appare Po e ricominciano a venire a galla quelle ansie e quelle paure che lo hanno portato sempre di più verso l’oscurità. Esattamente come è successo per Tai Lung nel primo film, mi sono letteralmente innamorata di questo antagonista. E’ spietato e senza scrupoli (non ci pensa due volte ad eliminare addirittura i suoi sottoposti quando diventano scomodi) eppure si lascia sopraffare dalle sue debolezze, nonostante padroneggi uno stile di combattimento unico nel suo genere con tanto di armi bianche annesse.
Tema principale di questo film d’animazione è decidere chi vogliamo essere davvero, nonostante il passato che ognuno di noi si porta dietro alle spalle. E’ ciò che succede al nostro Po quando incontra i lupi e vede quello stemma, quel disegno. E’ da lì che iniziano gli incubi, che non gli danno pace e non gli permettono di trovare la tranquillità e la serenità che magari cerca. Si scoprirà poi che quegli incubi sono in realtà ricordi del suo passato, ricordi con la quale lui dovrà farci i conti e metterci una pietra sopra se vuole andare avanti. Po lo farà, ma Lord Shen no e questa decisione sarà la sua rovina.
La nostra recensione su Kung Fu Panda 2 termina qui. A presto miei cari Sognatori e mie care Sognatrici e ricordate: “chi sogna, viaggia“.

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